Si tratta di un programma riabilitativo finalizzato a rinforzare i muscoli del pavimento pelvico e del trasverso addominale (muscolo profondo della parete addominale).
Gli esercizi terapeutici mirati e specifici, da eseguire sotto controllo di un fisioterapista specializzato, servono a recuperare la funzionalità dei muscoli della parete addominale.
E’ estremamente importante eseguire anche esercizi che favoriscono il riallineamento posturale.
Un metodo specifico è la ginnastica ipopressiva addominale.
Questa tecnica consiste in una serie di esercizi e posture che puntano a migliorare il tono
muscolare della fascia addominale. Con questi esercizi si lavora a basse pressioni intraddominali.
Il percorso fisioterapico risolve del tutto i sintomi e scongiura eventuali conseguenze.
Mediamente, dura circa tre mesi. La Fisioterapia mirata rappresenta l’unico trattamento in grado di ridurre e risolvere la diastasi addominale. Molto utile il trattamento con Tecarterapia,Onde d’urto combinate con gli esercizi di fisioterapia sopra proposti.
Quando ricorrere all’intervento chirurgico
L’intervento chirurgico risulta necessario in caso di diastasi addominale severa o quando il trattamento conservativo non sortisce gli effetti sperati.
Si ricorre all’intervento di addominoplastica in presenza di lesioni anatomiche del retto addominale e/o della linea alba. Il motivo è chiaro: si punta ad evitare ernie addominali oppure ombelicali gravi.
L’addominoplastica è un intervento di ricostruzione della parete addominale finalizzato a ridurre il più possibile la distanza tra le due fasce muscolari del retto addominale.
Anche in caso di intervento, la Fisioterapia riveste un ruolo importante prima e dopo l’operazione.
Prima dell’intervento, prepara la muscolatura a raggiungere le condizioni ottimali, dopo l’operazione favorisce il recupero dei tessuti. In più, interviene per prevenire la ricomparsa della diastasi addominale.